Sony a6700: La street photography a portata di mano

Dopo quattro lunghissimi anni dall'uscita dell'alpha 6600, lo scorso luglio Sony ha annunciato la nuova fotocamera APS-C alpha 6700. Nel corso del mese di gennaio, ho avuto la fantastica opportunità di provarla per le strade di Milano, in accoppiata al 16-55 mm f/2.8 G.
In questo articolo, perciò, voglio portarti quelle che sono state le mie prime impressioni con questa splendida Sony alpha 6700.

Con l’a6700 ci troviamo di fronte a una fotocamera mirrorless con sensore APS-C, stabilizzato, CMOS, retroilluminato da 26 megapixel, e la sorprendente capacità di registrare video in 4K fino a 120 fps.
Quando la si tiene in mano per la prima volta, si nota subito una somiglianza con la precedente a6600 e in parte anche con l’alpha 7C. Il corpo macchina è incredibilmente compatto, con la parte superiore piatta, grazie al mirino decentrato sull’angolo superiore sinistro.

Il corpo in lega di magnesio offre una sensazione di solidità al tatto. La presa è stata migliorata, ora leggermente più profonda, garantendo una presa salda e sicura. Inoltre, sotto al pulsante di scatto, è stata inserita un'ulteriore ghiera personalizzabile, utile ad esempio per regolare l'esposizione o il diaframma. Se hai mani un po’ grandi, potresti riscontrare il comune problema del mignolo che scivola via dall’impugnatura, ma personalmente, per me, non è stato un problema così significativo.
Il peso della fotocamera, compresa la batteria, si aggira intorno ai 500 grammi.

Se eri tra quelli che già utilizzava il modello precedente, avrai notato un cambiamento significativo: il tasto C1 è stato sostituito dal tasto REC, mentre il C1 è stato spostato in quella posizione scomodissima, sull'angolo posteriore destro dell'impugnatura.
Devo ammettere che il feedback dei tasti non è dei migliori; li avrei preferiti meno piatti e con un po’ più di corsa.
Sotto la ghiera che permette di impostare le varie modalità, come manuale, priorità dei tempi, dei diaframmi e così via, ne è stata aggiunta una nuova. Questa ghiera ha la funzione di selettore per passare dalla modalità foto a quella video, oppure alla modalità S&Q. Restando ancora sulla parte superiore del corpo, vorrei soffermarmi un momento sul selettore on/off: personalmente, non mi ha convinto del tutto. E’ scomodo e soprattutto, le prime volte, può risultare controintuitivo, costringendo a un movimento del dito innaturale. Al contrario, il tasto di scatto mi ha regalato delle buone sensazioni.

Passando alla parte posteriore, la disposizione dei tasti rimane sostanzialmente la stessa della 6600. Sono felice di vedere l'introduzione di un nuovo pulsante AF-ON. L'unica nota negativa qui è che, ancora una volta, Sony ha scelto di non includere un joystick in questa serie di fotocamere, lasciando l’uso del touchscreen o del selettore con la rotella per spostare l'area di messa a fuoco. Modelli come la X-S20 di Fujifilm, così come la R10 e la R7 di Canon, sono tutte dotate di un joystick, e personalmente trovo che sia la scelta migliore per fare regolazioni di questo tipo.

Tuttavia, c'è stato un cambiamento significativo rispetto al modello precedente. Nella 6700, lo schermo che prima poteva inclinarsi verticalmente in formato 16:9 è stato sostituito con uno che ora può ruotare lateralmente e ha un formato di 3:2, per intenderci, come quello della sorella maggiore a7IV. Ritengo però che questa tipologia di schermi non si adatti propriamente al concetto di fotocamera ibrida, sono dell'idea che il sistema, studiato inizialmente per la a7RV e poi implementato anche sulla a9III, sia quello più giusto. Questo sistema risponde alle esigenze dei fotografi che non vogliono uno schermo che esca dall'asse, ma al contempo soddisfa le esigenze di chi fa video e apprezza uno schermo che può ruotare in diverse direzioni.

Il mirino, con 2,36 milioni di punti e una frequenza di aggiornamento di 120fps, tutto sommato, l'ho trovato di buona qualità. Ovviamente, per mantenere un corpo compatto, si è dovuto fare qualche sacrificio. Una caratteristica interessante, purtroppo sempre meno comune nelle recenti fotocamere, è la posizione decentrata sul lato sinistro.
Questa disposizione è particolarmente apprezzata se anche tu, come me, ti dedichi alla street photography, poiché ti consente di avere l'occhio sinistro completamente libero per osservare cosa accade intorno a te. Inoltre, non avendo una fotocamera che ti copre completamente il viso, questo crea un'apertura nei confronti delle persone a cui decidi di puntare la tua fotocamera.

Per quanto riguarda la batteria, anche su questa 6700 troviamo le classiche batterie NP-FZ100, che garantiscono una buona autonomia per la parte fotografica. Tuttavia, per la registrazione video, come anche per la a7IV, consiglio sempre di avere a disposizione più batterie di scorta.

Sul lato destro della fotocamera, troviamo tutte le varie porte. Partendo dall'alto, abbiamo l'ingresso per il microfono e una porta USB di tipo C. Sotto poi, troviamo uno slot per la scheda SD. Per chi sperava in due slot, qui potrebbe sentirsi un po' deluso. Infine, sotto, troviamo una porta micro-HDMI e un ingresso per le cuffie.
Trovandomi a descrivervi questa zona della fotocamera, ne approfitto per parlarvi un secondo dei gingilli per la tracolla o per agganciare i cinturini da polso. Questi non sono stati aggiornati come sulla a7IV ed è un peccato perché a volte nei movimenti, soprattutto in video, causano del rumore fastidioso che si potrebbe sentire nella registrazione.

Passiamo ora al cuore di questa a6700, come anticipato in precedenza, è dotata di un sensore stabilizzato CMOS retroilluminato da 26 Megapixel ereditato dalla FX30. Questo, combinato con il nuovo e potente processore di immagini BIONZ XR, garantisce gradazioni naturali e colori realistici. La fotocamera consente una sensibilità ISO che parte da ISO 100 fino a ISO 32.000, rumore che inizia ad essere visibile da circa 6.400 ISO.

Dotata poi anche di un sistema di stabilizzazione ottica a cinque assi. Rileva e compensa diversi tipi di vibrazione, risultando ideale per fotografare con tempi di scatto lenti, come in notturna o in ambienti con scarsa illuminazione. Per quanto riguarda l'autofocus, la 6700 eredita il processore dell’intelligenza artificiale introdotto sulla A7RV, con la sua ampia gamma di riconoscimento dei soggetti. Oltre a persone e animali, la 6700 ora riconosce anche uccelli, insetti, automobili, treni e aerei. Inoltre, oltre all'occhio e al viso delle persone, viene riconosciuto anche il corpo.

L'interfaccia utente e i menu sono stati rinnovati, seguendo lo stile delle altre Sony uscite negli ultimi anni. La vista principale sullo schermo vi mostra le impostazioni più importanti, con la possibilità tramite uno swipe del dito sullo schermo di poterle controllare tutte con il touch screen. Nel menu poi è stata inserita una sezione menu principale rappresentato da una casetta, che a parer mio non è altro che una sorta di versione ampliata del menu Fn.
Ma quello che mi domando è: abbiamo davvero bisogno di tutte queste informazioni sullo schermo? Personalmente, continuo a preferire l’uso dei tasti tradizionali, che sono personalizzabili a proprio piacimento. Li trovo più veloci rispetto al tocco sullo schermo, permettendomi anche di mantenere la visuale libera da informazioni che potrebbero distrarmi durante lo scatto.

Ma come è stata l’esperienza di fare street photography con questa a6700? Devo dire che nel complesso è stata un’esperienza più che positiva. Nonostante sia un utente Sony da diversi anni ho sempre utilizzato fotocamere con sensore full-frame, è stata la prima volta che ho avuto l'opportunità di utilizzare un sensore aps-c per la street photography. Ciò che ho particolarmente apprezzato è stato il peso leggero e la compattezza della fotocamera. Ritengo che le camere di dimensioni contenute, soprattutto se ben bilanciate, siano perfette per la street photography. Offrono la giusta combinazione di compattezza e praticità, facilitando l'impugnatura e l'uso dei vari comandi. Inoltre, ho notato un vantaggio nell'utilizzo di un sensore APS-C: mi riferisco, ovviamente, alla profondità di campo meno accentuata. Questo risulta particolarmente utile per chi, come me, ama scattare a diaframmi piuttosto chiusi. L'affidabilità dell'autofocus è stata eccellente, come tutte le fotocamere Sony d’altronde. Non mi è mai capitato di perdere uno scatto a causa di problemi di messa a fuoco. I file prodotti da questa fotocamera e la resa dei colori mi hanno personalmente impressionato positivamente. L'aggiornamento della nuova scienza colore su questo modello ha sicuramente fatto la differenza. Se siete fotografi che preferiscono avere una base solida per i vostri scatti, senza dover apportare modifiche estreme in post-produzione, l’apprezzerete. Inoltre, ho gradito la buona gamma dinamica e la capacità della fotocamera di gestire bene gli alti ISO, garantendo risultati soddisfacenti anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Immagino questa fotocamera con una lente fissa, come un 28, 35 o 50 millimetri, così compatta da poter essere infilata in tasca, rendendola un compagno ideale da portarti sempre con te. È perfetta anche per un uso da fotografia di viaggio, consentendoti anche di registrare clip o vlog delle tue avventure.

Ma a chi mi sentirei di consigliare questa fotocamera? A mio parere questa a6700 risponde a molteplici esigenze, perfetta come fotocamera secondaria se già possiedi una Sony, ma anche se sei appassionato di viaggi e street photography. E ti dirò è adatta anche a fotografi alle prime armi che non hanno problemi di budget e desiderano investire in una fotocamera che gli durerà per diverso tempo. Per concludere non resta che accennare al costo, al momento l’a6700 si aggira intorno ai 1650€ al netto di cashback e offerte. Sony ha fatto un ottimo lavoro considerando l'evoluzione delle caratteristiche e l'attuale situazione economica mondiale. Il prezzo è giustificato, specialmente con l'aggiunta di funzionalità di alto livello anche nel comparto video. Fidatevi, qui, l’investimento vale tutto.

Con questo siamo giunti alla fine dell’articolo, spero che questa recensione sulla nuova e splendida alpha 6700 ti sia piaciuta e che possa esserti d’aiuto nel decidere se acquistare questa fotocamera. Se così è stato, ti invito a condividere l’articolo con i tuoi amici sui social media per fargli conoscere questa fantastica fotocamera.


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