Fujifilm X-M5 e Fuji XF 16-50mm f/2.8-4.8: Street Photography tra le vie di Milano

Nelle ultime settimane, grazie al gruppo TFS e a Fujifilm Italia, ho avuto l’opportunità di provare la nuova Fujifilm X-M5. È la fotocamera più piccola ed economica che io abbia mai usato da quando mi dedico seriamente alla street photography. La Fujifilm X-M5 è una mirrorless presentata lo scorso ottobre. Sono già passati alcuni mesi dal suo lancio, quindi in questo articolo mi limiterò a una rapida panoramica delle specifiche tecniche e subito dopo ti porterò con me in uno street POV, per mostrarti che anche una fotocamera entry-level può essere perfetta per la street photography!

La Fujifilm X-M5 è una mirrorless con un sensore APS-C retroilluminato X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel, capace di registrare video fino a 6.2K a 30 fps. Dal punto di vista del design, la X-M5 è una fotocamera piuttosto semplice, con un corpo compatto e squadrato. È priva di mirino, ma dispone di uno schermo completamente articolato. Pesa circa 355 grammi con la batteria NP-W126S inclusa. Eh già proprio così… si tratta della vecchia generazione di batterie, non proprio famosa per la durata. Per questo motivo, ti consiglio fin da subito di acquistare una seconda batteria.

Grazie poi al nuovo processore X-Processor 5, la X-M5 dispone di un sistema autofocus avanzato basato sull’intelligenza artificiale. Oltre al tracciamento di volti e occhi umani, è in grado di rilevare automaticamente una varietà di soggetti, come animali e veicoli.

Trovi poi 20 modalità di Simulazione Pellicola, che ti permettono di replicare l’aspetto delle classiche pellicole fotografiche sviluppate da Fujifilm. Queste modalità sono selezionabili tramite una ghiera dedicata posizionata sulla sinistra. Devo ammettere che, come ho già detto nel articolo della X-T50, questa ghiera proprio non riesco a farmela piacere. Su una fotocamera così compatta, sarebbe stato molto più utile destinarla ad altre regolazioni. Per me, la soluzione migliore resta quella di renderla completamente personalizzabile, così da adattarla alle esigenze di ogni fotografo.

A questo punto, dopo una veloce panoramica delle specifiche, direi che è giunto il momento di portarti nella sessione di street che ho fatto con questa fotocamera. Per questa sessione particolarmente soleggiata, cosa rara a Milano nei mesi invernali, ho abbinato alla Fujifilm X-M5 il fuji 16-50mm f/2.8-4.8. Quindi, senza indugi, ti lascio al POV.

Eccoci di nuovo in studio per tirare le somme. Devo ammettere che, nel complesso, è stato davvero piacevole e mi sono divertito parecchio a usare la X-M5 per fare street photography.
Ci tengo a precisare fin da subito che non stiamo parlando di una fotocamera professionale, né è stata progettata appositamente per la street photography. È evidente che questa fotocamera è pensata principalmente per i creatori di contenuti e per chi sta muovendo i primi passi nel mondo della fotografia, come del resto Fujifilm stessa l’ha presentata.

C’è da dire, però, che questa fotocamera ha delle caratteristiche che, nel complesso, si fanno apprezzare. Prima di tutto, il prezzo, che al momento si aggira intorno ai 900€, al netto di eventuali offerte. Considerando che oggi è difficile trovare soluzioni valide a meno, direi che offre un buon rapporto qualità-prezzo.

Rispetto poi alla X-S20 che ho provato l’anno scorso, mi è sembrata più solida. La plastica utilizzata è di buona fattura e non dà una sensazione di giocattolo. L’ergonomia è abbastanza buona, soprattutto considerando che, con una lente compatta, la fotocamera è davvero tascabile. Unico appunto: la ghiera sulla parte anteriore. L’ho trovata davvero scomoda, sia per la posizione che per la sensibilità. In più occasioni, mi è capitato di trovare il diaframma o gli ISO sballati, perché senza accorgermene avevo toccato la ghiera.

L’autofocus, invece, come un po’ tutta l’ultima serie di fotocamere Fujifilm, è veloce ma non sempre preciso. Personalmente, nell’ultimo periodo, ho iniziato ad apprezzare questa caratteristica, perché si sposa bene con la mia ricerca di foto più morbide e leggermente fuori fuoco, che restituiscono un aspetto meno digitale. Ovviamente, ognuno ha le proprie esigenze, quindi sta a te valutare se questo è un aspetto negativo oppure no.

Per quanto riguarda i colori, invece, la scienza colore di Fuji è sempre molto interessante ed è sempre un piacere lavorare con un file RAW che ha già una buona base di partenza.

Ma a chi consiglierei quindi questa fotocamera? A mio parere, la X-M5 è perfetta per chi si sta avvicinando alla fotografia e cerca qualcosa di diverso da uno smartphone o da una fotocamera ormai un po’ obsoleta. La vedo, un po’ come era per la X-S20, come un’ottima scelta per chi ha una semplice passione, senza troppe pretese, e magari vuole portarla con sé durante un viaggio o una gita in famiglia. Ti permetterà sicuramente di scattare ottime foto e, in più, avrai la possibilità di fare brevi video, che male non fa.

Per quanto riguarda il resto, la consiglio anche come fotocamera da tutti i giorni, soprattutto per la sua compattezza. Come hai visto dalle foto che ho scattato, anche fotocamere entry-level, se usate nel modo giusto e abbinate alle lenti adeguate, possono darti risultati davvero ottimi. Negli ultimi anni, l’interesse per queste fotocamere compatte si è un po’ riacceso, e ormai vediamo Ricoh GR un po’ ovunque. Personalmente, però, credo che questa X-M5 possa essere una valida alternativa, soprattutto se stai cercando un corpo macchina con la possibilità di cambiare le lenti.

Con questo siamo giunti alla fine dell’articolo, spero che questo street POV, accompagnato da qualche considerazione su questa Fujifilm X-M5, ti sia piaciuto e possa esserti d’aiuto nel decidere se acquistare questa fotocamera. Se così è stato, ti invito a condividere l’articolo con i tuoi amici sui social media per fargli conoscere questa fantastica fotocamera.


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