La creatività in fotografia: come imparare a rubare con intenzione

La creatività può essere una caratteristica innata in alcune persone o una competenza che possiamo imparare.
Personalmente, ho sempre pensato che fosse una dote con cui nasciamo, che i grandi fotografi o più in generale i grandi artisti sono nati con un'inclinazione e un'indole particolarmente creativa che gli ha permesso di diventare dei geni conosciuti in tutto il mondo. Tuttavia, negli ultimi anni, mi sono reso conto che la maggior parte degli artisti, come ti mostrerò a breve, ha sviluppato la propria creatività nel corso della loro vita.

La mia convinzione attuale è che la creatività sia, in realtà, una competenza accessibile a chiunque di noi.
La sfida, però, consiste nel fatto che il processo di apprendimento è molto più controintuitivo di quello che molte persone pensano. Prima di parlarti di come nasce la creatività, voglio raccontarti alcune storie che rendono questo concetto un po’ più chiaro.

Osservando, ad esempio, le creazioni di Pablo Picasso, uno dei geni creativi più influenti del Novecento, puoi notare che la maggior parte delle sue opere trae una forte ispirazione dall'arte africana. Anzi, osservando alcune opere influenzate da quest’ultima, sembra quasi di scrutare i volti e i corpi di alcuni personaggi all'interno delle composizioni di Picasso.

Pablo Picasso Les Demoiselles d'Avignon

E invece eri a conoscenza del fatto che la celebre opera d’amore più famosa al mondo, ossia "Romeo e Giulietta", non è stata originariamente concepita dalla mente geniale e creativa di William Shakespeare?

La prima versione dell'opera, infatti, fu scritta dallo scrittore Luigi da Porto all'interno della sua opera intitolata "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti".
Successivamente, la medesima opera fu ripresa prima dall'altro scrittore italiano Matteo Bandello e successivamente da Arthur Brooke all'interno della tragica storia di "Romeo e Giulietta". Solo in seguito giunse l'opera, che potremmo definire, perfetta, quella che oggi tutti conosciamo di William Shakespeare.

Questo stesso approccio non lo notiamo solamente in artisti del calibro di Picasso, ad esempio, ma è osservabile, in maniera più generale anche nel mondo della fotografia, nell'arte contemporanea, e nel mondo del cinema.

Attraverso questi esempi, sto forse insinuando che i geni creativi di maggior spicco sono semplicemente persone molto capaci a copiare da ciò che li circonda? Naturalmente, non sto affermando questo. Quello che intendo dire, però, è che tali artisti sono costantemente e profondamente influenzati o ispirati da ciò che li ha preceduti.

Nell'Arte, gli artisti mediocri sono quelli che si limitano a copiare. Al contrario, i grandi artisti, come William Shakespeare, sono coloro che rubano, poiché spesso riescono a prendere qualcosa di già esistente e trasformarlo in un'opera d'arte autentica.

Come ha detto lo scrittore Jonathan Lethem:

Ogni volta che percepiamo qualcosa come completamente originale, in nove casi su dieci è perché non conosciamo le sue fonti.

In sostanza, i grandi artisti sono dei veri collezionisti di idee, persone che hanno accuratamente selezionato le fonti che hanno plasmato il loro modo di pensare. A differenza della maggior parte delle persone, hanno creato attorno a sé un ecosistema di influenze che ha facilitato la generazione di idee particolarmente creative.

Nel libro che ho recentemente deciso di rileggere, Steal Like an Artist (in italiano: ruba come un artista) si parla di questo concetto, che è quello della genealogia delle idee. Ovvero, che il nostro lavoro, in quanto creativi o, se vogliamo, aspirare a diventare tali, è quello di costruire attentamente la nostra genealogia di maestri. Non si tratta della nostra genealogia familiare, composta dai parenti, ma piuttosto di quella formata dai maestri che maggiormente influenzano il nostro pensiero. È proprio da queste influenze che scaturisce il nostro istinto creativo.

Immagine del libro ruba come un artista

I grandi artisti, infatti, a differenza della maggior parte delle persone, non hanno paura di prendere ispirazione. Invece, spesso ci troviamo a pensare che l'idea geniale o l'idea creativa sia qualcosa che si manifesta dal nulla, insomma la classica lampadina che si accende da cui scaturisce un'idea mai presa in considerazione prima. Un'idea che, all'improvviso, rivoluziona il mondo e, magari, ci rende anche ricchi e famosi per l’intera vita.

La verità è che non è così; nessuno nasce genio creativo, dei grandi creativi lo si diventa. Però, lo si diventa se utilizziamo il nostro tempo per farci influenzare dalle giuste persone. Questo principio si applica non solo nella fotografia, ma in qualsiasi altro contesto.

Immagine del libro ruba come un artista

Quello che ho compreso negli ultimi anni è che le nostre influenze sono ciò che determina la nostra sensibilità artistica. In fondo, non siamo altro che la somma delle idee delle cinque persone che frequentiamo di più. Naturalmente, ciò non riguarda solo le frequentazioni nel mondo reale, ma anche le connessioni che possono avvenire online.

Le foto per me come fotografo rappresentano una straordinaria fonte di ispirazione. Mi accorgo, scattando, che la mia fotografia è profondamente influenzata da tutti i grandi fotografi che osservo e che hanno maggiormente influenzato il mio percorso. E questi artisti, a loro volta, sono stati influenzati presumibilmente da altri mentori che hanno modellato il loro modo di produrre il proprio lavoro.

Mettiamola così, il tema di questo articolo, quindi, non è altro che una celebrazione del furto ma con intenzione.
Con questo, infatti, non voglio dire che dovremmo andare a rubare e copiare in modo indiscriminato tutto ciò che troviamo, ma piuttosto di non temere di prendere ciò che ci piace dai nostri grandi maestri e cercare di assimilarlo, cercare di interiorizzare il loro modo di vedere il mondo.

Se riflettiamo su questo, tutti i pittori imparano a dipingere riproducendo i capolavori già presenti nel mondo artistico, e i fotografi? Beh, anche loro. Lascia che ti faccia qualche esempio:

  • David LaChapelle: fotografo nel mondo della moda, diventato famoso poi per i suoi ritratti di celebrità e per le sue immagini intrise di atmosfere oniriche e spesso surreali. Nel corso della sua carriera, ha tratto ispirazione da una vasta varietà di fonti. La scelta di utilizzare colori carichi e vivaci arriva sicuramente dalla pop art, rappresentata da Andy Warhol. Per quanto riguarda, invece, gli elementi surreali e le composizioni fuori dal comune, evidenti in molte sue opere, possono essere collegati all'influenza del movimento surrealista.

  • Saul Leiter: noto per le sue immagini poetiche e sfocate della vita urbana, non ha fatto segreto della sua ammirazione per l'arte e la pittura. In particolare, Leiter era un appassionato dell'Espressionismo Astratto e ha dichiarato di aver tratto ispirazione dai pittori di questo movimento. Questa influenza è chiaramente visibile nelle sue fotografie, dove spesso utilizzava l'atmosfera e il colore in modo simile a come gli artisti astratti maneggiavano il pennello sulla tela.

  • Alex Webb: celebre per le sue fotografie di strada caratterizzate da colori vibranti e composizioni complesse, ha dichiarato anche lui di trarre ispirazione da diverse fonti. Webb ha sviluppato un approccio distintivo alla fotografia di strada che incorpora elementi di surrealismo e geometria. È importante ricordare, che ha iniziato la sua carriera come apprendista di Garry Winogrand, un influente fotografo di strada americano noto per la sua prospettiva dinamica e il suo sguardo attento sulla vita urbana, e questo avrà sicuramente influenzato la creatività di Webb.

Insomma, il grande genio creativo nasce dall'ispirazione dei mentori che ci hanno preceduto. E questo implica che dovremmo fare molta attenzione alle fonti con cui riempiamo la nostra mente. Ciò che inseriamo dentro di noi, in altre parole, determina ciò che uscirà da noi. Questo ci fa comprendere che, se trascorriamo la maggior parte del nostro tempo ad essere influenzati da contenuti privi di sostanza, probabilmente anche il nostro output sarà abbastanza mediocre.

Se, al contrario, la maggior parte delle nostre influenze proviene delle grandi menti artistiche a cui ci ispiriamo, dai libri che decidiamo di leggere, allora la nostra mente produrrà sicuramente idee molto più elevate di quelle che potremmo mai concepire altrimenti. Ogni nuovo artista che apprezziamo, ogni libro che leggiamo, allarga la nostra percezione sul mondo.

Quindi, il consiglio che mi sento di darti con questo articolo è di imparare a selezionare attentamente le tue fonti. La tua sensibilità artistica e creativa dipenderà in gran parte da questo.

immagine dove una persona sta leggendo un libro intitolato l'atto creativo

Naturalmente, c'è anche un altro aspetto da considerare, ovvero l'ambiente che ci circonda, inteso sia come ambiente reale che virtuale. Non è insolito ascoltare artisti affermare che il viaggio o il cambiare luogo ha permesso loro di acquisire nuove idee. Proprio perché queste attività ci espongono a contesti diversi, culture diverse e persone diverse.

Pertanto, sarebbe ingenuo negare che l'ambiente in cui viviamo non influisca sul nostro processo artistico. Questo è anche uno dei motivi per cui, secondo me, se ci preoccupiamo della nostra creatività, dovremmo cercare di vivere anche il maggior numero possibile di esperienze diverse.

Tuttavia, oggi, quando parliamo di ambiente e mondo circostante, non ci riferiamo solo al mondo reale in cui viviamo, ma anche a quello virtuale. Dovremmo fare attenzione, soprattutto, a questo tipo di contenuti a cui dedichiamo tempo.

Non lo nego, anche a me capita di guardare contenuti-spazzatura, non è che li abbia eliminati totalmente dalla mia vita. Tuttavia, ogni volta che li guardo, mi chiedo quanto tempo sto dedicando a questi contenuti e, di conseguenza, quanto stanno influenzando il mio modo di pensare?

Se dedichiamo intere giornate a guardare video completamente inutili di intrattenimento, è ovvio che la nostra mente sarà influenzata da cose che non ci offriranno un valore significativo. E secondo me, questa consapevolezza delle influenze di cui ci circondiamo può aiutare anche ad avere più sensibilità nello scegliere come utilizzare il nostro tempo.

Con questo siamo giunti alle conclusioni dell’articolo.
Questo era un argomento che ci tenevo a trattare da tempo, spero che hai trovato questa riflessione utile ed interessante e che ti possa essere d’aiuto per diventare un fotografo migliore ma più in generale, una persone creativa migliore.


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