Mi sono innamorato della fotografia in bianco e nero (Luminar Neo)
Nel mio amore per la fotografia, il bianco e nero ha trovato un posto speciale, e non credo che questo cambierà tanto presto. È un linguaggio senza tempo, capace di dare alle immagini un carattere più intenso e diretto. Più scatto in bianco e nero, più mi rendo conto di quanto sia un mezzo espressivo perfetto per raccontare storie in modo essenziale, senza distrazioni.
Negli ultimi mesi mi sono fermato a riflettere: da dove è iniziato tutto questo? Cosa mi ha spinto ad avvicinarmi così tanto al bianco e nero? E soprattutto, quali sono le fonti che mi hanno ispirato? E se ve lo stai chiedendo, no, non ho abbandonato il colore. Ma mi sono lasciato trasportare da questo viaggio nel bianco e nero e, onestamente, non so ancora dove mi porterà.
In questo articolo voglio raccontarti il mio percorso, i motivi che mi hanno fatto innamorare della fotografia in bianco e nero e il mio approccio all’editing, che è diventato una parte fondamentale del mio stile fotografico.
Come tutto è iniziato
Ma facciamo un passo indietro, come è nato il mio amore per il bianco e nero? Beh, penso che sia una storia che valga la pena raccontare.
Magari ti trovi proprio ora nella stessa situazione in cui ero io e puoi ritrovarti in queste parole. Lo scorso anno ho attraversato una sorta di rigetto per il colore. Non riuscivo più a usarlo in un modo che mi convincesse davvero, che mi sembrasse adatto a ciò che volevo esprimere. Avevo la sensazione che il colore non rispecchiasse la realtà, o almeno, non la realtà che volevo mostrare in quel momento.
In più, non era un periodo particolarmente felice. Forse è stato proprio questo a farmi avvicinare ancora di più al bianco e nero. C’è qualcosa di essenziale, di puro, in quelle tonalità, qualcosa che mi ha fatto sentire più vicino a ciò che volevo comunicare. Il bianco e nero è quindi diventato il mio rifugio, il mio modo per tornare alle basi e ritrovare un po’ di chiarezza in un momento in cui tutto mi sembrava confuso. E così, quasi senza rendermene conto, ho iniziato a usarlo sempre di più. Ho scoperto che, a volte, togliere qualcosa, come il colore, in questo caso, può aggiungere molto più di quanto ci si aspetti. E da lì, tutto è cambiato.
Ispirazioni e influenze
Di certo non sono né la prima né l’ultima persona a scattare in bianco e nero. Ma, come spesso accade, siamo influenzati da ciò che vediamo e consumiamo, e negli ultimi anni, per fortuna, abbiamo assistito a una vera e propria rinascita del bianco e nero. Penso al cinema, per esempio. Sempre più film e serie TV di successo sono stati girati interamente, o in parte, in bianco e nero. Prendi La Haine, un cult degli anni ’90 che ancora oggi colpisce per il suo stile crudo e iconico. Oppure Roma, il capolavoro di Alfonso Cuarón, che ha conquistato critica e pubblico non solo per la sua storia, ma anche per la sua fotografia in bianco e nero. E poi ci sono esempi più recenti, come la miniserie Ripley, con il suo bianco e nero elegante e raffinato, perfetto per creare un’atmosfera tra mistero e fascino retrò. E come non citare Oppenheimer di Christopher Nolan? Con alcune scene girate in bianco e nero, Nolan ha dimostrato ancora una volta quanto questa scelta estetica possa essere potente ed evocativa. Insomma, il bianco e nero non è mai passato di moda, ma oggi sta vivendo un momento di grande riscoperta.
Vedere oltre il colore
La fotografia in bianco e nero, per me, non è solo un’estetica interessante: è un modo completamente diverso di vedere il mondo. Se hai mai scattato direttamente in bianco e nero, e non semplicemente convertito le foto dopo, sai di cosa parlo. Quando il colore viene meno, la mente inizia a ragionare in modo diverso. Nella fotografia a colori, l’impatto visivo può essere forte, ma spesso non gli dedichiamo la stessa attenzione che riserviamo al soggetto. Pensate al cinema: i colori sono ovunque, e le case di produzione investono milioni per controllare ogni dettaglio. Scenografia, illuminazione, color correction… tutto è studiato nei minimi particolari per rendere ogni inquadratura potente. Ma nella fotografia di strada, questo livello di controllo semplicemente non esiste. Scattando in bianco e nero, perciò elimino una variabile su cui ho poco controllo e smetto di preoccuparmene. Questo mi libera la mente e mi permette di concentrarmi su altri elementi: la composizione, le texture, i contrasti, le emozioni. E spesso, questo approccio non solo semplifica il processo creativo, ma porta anche a risultati migliori.
La semplicità del bianco e nero
Diciamolo chiaramente: editare una foto in bianco e nero è molto più semplice rispetto a una a colori. Quando lavoro con immagini a colori, passo un sacco di tempo a bilanciare tutto: le tonalità, la saturazione, la luminanza… insomma, mille parametri per ottenere un aspetto naturale. Il bianco e nero, invece, mi libera da tutte queste complicazioni. Posso concentrarmi solo su esposizione, contrasto e dettagli, senza perdermi in micro-regolazioni. E poi, piccole imperfezioni come un leggero mosso o una messa a fuoco non perfetta non sembrano errori, ma diventano parte integrante dell’estetica dell’immagine. Con questo non voglio dire che il bianco e nero sia una scappatoia per salvare una foto scadente. Se uno scatto non funziona, togliere il colore non lo renderà magicamente migliore. Anzi, potrebbe persino peggiorarlo.
Un altro aspetto che spesso viene trascurato è che non esiste un unico bianco e nero. Le possibilità sono infinite: Il contrasto, la grana, la gestione delle luci e delle ombre possono trasformare completamente l’atmosfera di una foto. Negli anni ho affinato il mio workflow per ottenere uno stile che mi rappresenta davvero. E proprio per questo, adesso voglio mostrarti come modifico le mie foto in bianco e nero, con due approcci che sto sperimentando ultimamente.
Luminar Neo
Prima però di passare alla scrivania e mostrarti il mio workflow per ottenere un buon bianco e nero, voglio ringraziare lo sponsor di questo articolo: Luminar Neo. Forse ne hai già sentito parlare, ma se non lo conoscessi, si tratta di un software di editing fotografico che offre tantissime funzionalità, molte delle quali basate sull’intelligenza artificiale.
Ho avuto modo di testare Luminar Neo in diverse occasioni e devo dire che è uno dei programmi più intuitivi e potenti che abbia mai usato. La sua interfaccia è pulita e ben organizzata, il che rende il processo di editing fluido e piacevole, anche per chi non è un esperto. Le funzionalità AI, come il riconoscimento automatico degli oggetti e il ritocco intelligente della pelle, sono davvero impressionanti e permettono di ottenere risultati professionali in pochi clic. Inoltre, la gestione del colore e delle luci è molto avanzata, consentendo di creare effetti drammatici o delicatamente calibrati con grande precisione.
Uno degli aspetti che ho apprezzato di più è la flessibilità: Luminar Neo può essere utilizzato sia come software standalone che come plug-in per altri programmi come Photoshop o Lightroom, integrandosi perfettamente nel workflow di chi già utilizza questi strumenti. Insomma, se stai cercando un software di editing che unisca potenza, semplicità e innovazione, Luminar Neo è sicuramente una scelta da considerare.
A questo punto, se sei interessato a vedere il mio workflow per ottenere un buon bianco e nero, ti invito a guardare il video dedicato a questo argomento.
Conclusioni
Con questo siamo giunti alle conclusioni dell’articolo. Ci tengo a dirti che, per me, il bianco e nero non è solo un modo di fotografare, ma un modo di vedere. È eliminare il superfluo per arrivare all’essenza, dare voce alla luce e allo spazio tra le ombre. In un mondo pieno di colori, il bianco e nero è un respiro profondo, un silenzio che parla. È lasciarsi sorprendere dall’imprevedibile, scoprire i dettagli che il colore, a volte, nasconde. Perché, in fondo, il bianco e nero non è una rinuncia, ma una bellissima scoperta.
Spero che i motivi che mi hanno fatto innamorare della fotografia in bianco e nero, insieme al mio approccio all’editing, ti siano stati utili e che possano, in qualche modo, aiutarti a crescere nel tuo percorso fotografico. Se così è stato, ti invito a condividere l’articolo con i tuoi amici fotografi sui social media per fargli sapere quanto è bello fotografare in bianco e nero.
Infine, vorrei ringraziare nuovamente Luminar Neo per avermi dato l’opportunità di mostrarti questo software di post-produzione. Secondo me, è una valida alternativa a programmi più conosciuti, soprattutto perché offre la possibilità di acquistare la licenza con un abbonamento a vita. Se vuoi scoprire di più su Luminar Neo, ti invito a visitare il loro sito web. Usando il codice GABRIELE, puoi ottenere uno sconto del 10% sul tuo acquisto!