GABRIELE SANTUCCI

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5 giorni a Parigi: un viaggio nella street photography

Per me il viaggio è una costante fonte di ispirazione e crescita personale. Viaggiare mi dà l'opportunità ogni volta di esplorare nuove culture, conoscere persone, assaggiare nuovi sapori e vedere cose che non avrei mai immaginato. Ogni viaggio mi regala una nuova prospettiva del mondo e mi stimola a maturare come individuo. Per me, poter unire il viaggio alla fotografia è un'esperienza meravigliosa. Quando ero ancora a scuola e mi stavo appena avvicinando al mondo della fotografia, avevo un forte desiderio di esplorare il mondo con la mia fotocamera e catturare tutto ciò che si presentava ai miei occhi.
Sono passati alcuni anni e posso dire che sono riuscito in parte a realizzare questo mio desiderio, anche se forse non completamente. Tuttavia, mi trovo sicuramente molto più vicino di quanto immaginassi quando fantasticavo sui banchi di scuola.

L'anno scorso è stato un primo passo importante, poiché la pandemia stava gradualmente assumendo un ruolo più marginale nella nostra vita e si sono create maggiori opportunità di viaggiare in modo sereno. Nell'ordine, ho visitato Berlino, Lisbona e Vienna. Quest'anno mi ero promesso di fare un ulteriore passo in avanti sia in termini di destinazioni che di durata effettiva dei viaggi.

Nell’articolo di oggi voglio condividere con te quella che è stata la mia esperienza di 5 giorni passati nella meravigliosa capitale parigina. Partirei dalla durata di questo viaggio. Se sei appassionato di fotografia e ti piace anche viaggiare, trascorrere almeno cinque giorni in una città come Parigi potrebbe essere il minimo che puoi fare. Personalmente, sono riuscito, più o meno, a esplorare l'intera città, e fortunatamente ero già stato lì in passato, il che ha reso le cose leggermente più facili. Non ho trascurato le grandi aree della città, ma ho scelto deliberatamente di non visitare, ad esempio, il quartiere della Defense o di non andare a Versailles.

Perché dico che cinque giorni sono il minimo? Sono stati giorni molto intensi, con circa 30mila passi al giorno. Se hai la possibilità, cerca sempre di dedicare il maggior numero di giorni. Questo perché ti darà l'opportunità di vivere la città con maggiore calma e di prendervi delle giornate di riposo, cosa che non riusciresti a fare, ad esempio, in una sola settimana. Proseguendo, a mio parere, è estremamente importante anche scegliere attentamente dove alloggiare. Anche se stai più di una settimana, cerca sempre una sistemazione il più vicino possibile al centro. Questo ti darà la possibilità di esplorare a piedi i dintorni senza dover prendere la metropolitana per ogni spostamento e potresti goderti anche qualche uscita serale senza preoccupazioni. Nel mio caso, ho scelto un hotel nell’undicesimo arrondissement. La posizione era ottima, situato in un bel quartiere vivace, ricco di bar e ristoranti con diverse stazioni della metropolitana nelle vicinanze, per intenderci mi trovavo molto vicino alla piazza della Bastiglia.

Il fattore meteo è molto importante a Parigi. Se si pensa a Londra come una città con un clima "instabile" che cambia continuamente e con possibili piogge, si può aggiungere anche Parigi a questa lista. Personalmente, non sono stato particolarmente fortunato in termini di luce durante il mio soggiorno e devo dire che da un lato mi ero preparato mentalmente a questa eventualità e nei mesi precedenti mi ero anche “allenato” in vista di questa situazione. Non volevo dipendere completamente dalla luce, perciò era necessario che sperimentassi qualcosa di diverso.
Non nascondo che una prima fase di smarrimento c’è stata, ma fortunatamente non sono rimasto bloccato del tutto e sono riuscito a scattare lo stesso. Ho prodotto meno foto rispetto al mio solito, ma sono in ogni caso soddisfatto dei risultati ottenuti. Anzi ho notato in fase di selezione che ho scattato in modo molto selettivo, producendo pochissime foto inutili. Tutto questo probabilmente è dovuto all’esperienza che anno dopo anno sto maturando.
Ti consiglio, dal punto di vista dell'attrezzatura e del vestiario, di essere ben equipaggiato. Porta con te un ombrello e un giubbotto leggero da 100 grammi che ti proteggerà sia dalla pioggia che dal vento, soprattutto quando soffia intensamente. Per proteggere la tua attrezzatura fotografica, invece ti consiglio di avere dei sacchetti impermeabili, in modo da poter scattare in qualsiasi situazione senza preoccupazioni particolari.

Un consiglio puramente fotografico che invece desidero condividere con te, nel caso visitassi Parigi e ti trovi in condizioni meteo simili a quelle che ho incontrato io, è di concentrarti nelle tue foto sulla composizione, sui riflessi e sui dettagli come le scritte dei locali o cartelli pubblicitari. Personalmente, ho apprezzato anche quella sorta di "degrado artistico" che è comune nelle metropoli come Parigi. Prova anche a sperimentare con la velocità dell'otturatore per creare scatti particolari e diversi dal solito. Per quanto riguarda la fase di post-produzione, ti consiglio di provare il bianco e nero, che può darti risultati suggestivi, ma non trascurare l’uso dei colori. Anche con un cielo nuvoloso, Parigi offre splendide tonalità di colore che possono essere valorizzate nelle tue foto.

Probabilmente questa è la parte più importante del video se ami la fotografia. Quali sono i quartieri più adatti per fare street photography? In generale, posso dire che ovunque a Parigi è perfetto per questo genere fotografico. Ti sembrerà di essere in un vero e proprio parco giochi per fotografi. A mio parere ovunque ti trovi puoi trovare situazioni potenzialmente interessanti.

Entrando nel dettaglio, i quartieri che mi sono piaciuti di più sono:

  • Le Marais: Un bel quartiere che offre molte opportunità fotografiche. Ti consiglio di visitarlo durante le ore mattutine per evitare affollamenti.

  • Il quartiere latino e la zona della Sorbona: Personalmente, è stato il quartiere che mi ha affascinato di più. Conserva l'anima autentica di Parigi ed è molto caratteristico.

  • La Torre Eiffel e i suoi dintorni: Anche se è una meta turistica molto nota, è comunque una zona in cui si possono realizzare foto interessanti. Nonostante sia uno dei monumenti più visitati al mondo, con quasi 6 milioni di visitatori nel 2022, vale la pena esplorare anche le zone circostanti.

  • Montmartre: Un quartiere molto interessante. Evita le vie centrali altamente turistiche e decidi di perderti nelle stradine più nascoste. Sarai sicuramente ricompensato con scorci suggestivi.

  • Piazza della Bastiglia: Questo è il quartiere in cui ho soggiornato. È caratterizzato da numerosi locali e ristoranti ed è animato anche di sera. Se ti interessa, ogni giovedì e domenica nelle vicinanze si tiene un mercato. È uno scenario sicuramente interessante per catturare immagini diverse dal solito.

  • Île de la Cité: Ti consiglio di esplorare questa piccola isola tranquilla, evitando la zona davanti a Notre-Dame. Le sue stradine caratteristiche sono molto suggestive. Fai anche una passeggiata lungo le rive della Senna per ammirare le bancarelle tipiche che vendono libri e oggetti usati.

Le zone che invece consiglio di evitare sono le vie dello shopping più famose, come gli Champs-Élysées. Personalmente, mi hanno trasmesso una sensazione di consumismo e hanno davvero poco di autentico.

Se invece sei interessato all’attrezzatura per questo viaggio ho portato con me la mia Sony A7III, il 28-75 di Tamron e il 50mm G di Sony. Il mio consiglio come in ogni viaggio, porta con te un’ottica tutto fare e alcune lenti fisse. Il 50mm è sicuramente perfetto, ma ti consiglio anche obiettivi grandangolari come un 24mm. Anche obiettivi più tele, come l'85mm, si adattano molto bene. In sostanza, con le infinite opportunità che la città offre, l'uso delle focali è molto soggettivo.

Un aspetto che vorrei approfondire, sperimentato personalmente, riguarda la scelta dello zaino. È sempre un dilemma durante i viaggi e finché non si trova la configurazione giusta, è normale sperimentare diverse soluzioni. Personalmente, sono arrivato alla conclusione che uno zaino sia fondamentale per il trasporto dell'attrezzatura. Nel mio caso, utilizzo uno zaino della Lowepro e mi trovo davvero bene, ma dopo 5 giorni a portarlo sempre sulle spalle, anche se comodo, posso assicurarti che pesa sulla schiena. Una soluzione che ho trovato al mio ritorno da questo viaggio è stata l’acquisto di una Sling nel dettaglio quella della Peak Design. È perfetta per portare l'essenziale e non si fa sentire affatto.

Come ultima cosa vorrei spezzare una lancia a favore di Parigi. È una città cosmopolita, accogliente e rilassata che a differenza di Milano non corre istericamente verso il nulla. Una Capitale che ha tanto da insegnare sotto molti aspetti ma che volte per sola invidia critichiamo.

Con questo siamo giunti alle conclusioni dell'articolo. Spero che tu abbia trovato questa guida su Parigi utile e interessante. Se ti è piaciuta, condividila con i tuoi amici sui social media e aiutali a pianificare il loro prossimo viaggio nella capitale parigina.