GABRIELE SANTUCCI

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Come impostare la tua Sony a7IV per la Street Photography

Circa un anno fa ho realizzato un video, sul mio canale YouTube, in cui mostravo le impostazioni ideali per la Street Photography utilizzando la Sony A7III. A distanza di un anno, il mio approccio alla Street Photography e, di conseguenza, anche ai vari settaggi, si è evoluto, considerando anche il fatto che ormai da qualche mese, durante le mie sessioni, mi capita di usare la mia nuova Sony A7IV. Pertanto, nell’articolo di oggi ti svelerò quelle che sono le mie impostazioni che trovo più adatte per la Street Photography. Quello che desidero condividerti sono soprattutto consigli maturati durante questi anni attraverso tentativi, prove ed errori. Non mi soffermerò sul dettaglio dei menu o sulla disposizione dei tasti, poiché penso che questi aspetti siano abbastanza personali e già ampiamente coperti da articoli e video esaustivi e ben realizzati sul web.

Modalità di scatto

Inizierei con ordine, con la prima impostazione e a mio parere la più importante: la modalità di scatto. E a questo proposito no, non scatto più in modalità manuale. Sono passato ad utilizzare la priorità di diaframma o apertura. Questo perché negli ultimi mesi sto dando sempre più importanza all’abilità di notare: dettagli, persone, eventi che si svolgono di fronte a me, situazioni varie ecc. Ho realizzato che, scattando in modalità manuale, spesso perdevo momenti decisivi poiché ero concentrato nel regolare tutte le impostazioni. Non avevo nemmeno il tempo di completare queste regolazioni e la situazione che volevo catturare davanti a me era già svanita. In questo momento, preferisco catturare l'istante anche se in modo imperfetto, anziché cercare di avere il controllo totale e perdere il momento più significativo.
C’è questa idea che scattare in modalità manuale sia l'unico modo corretto, ma secondo me, una volta compresi i parametri e il loro comportamento in diverse situazioni, sfruttare la tecnologia e le modalità semi-automatiche può rendere a volte il processo di scatto più rapido e piacevole.
Entrando più nello specifico di questa priorità di diaframma, ci sono alcuni parametri che ti suggerisco di impostare per poter sfruttare al meglio questa modalità. Una volta selezionata e dopo aver scelto l'apertura del diaframma desiderata (personalmente, preferisco stare a diaframmi piuttosto chiusi, quindi intorno a f/8) la camera si occuperà per te di determinare la velocità dell'otturatore e la sensibilità dell’ISO.
Su questi due parametri però possiamo avere ancora un po’ di controllo. Infatti, è possibile stabilire un intervallo all'interno del quale tali valori possono variare. Possiamo quindi indicare alla nostra camera di non scendere al disotto di una certa velocità dell’otturatore e di non superare un certo valore di ISO. Naturalmente, questo dipende in parte dal modello della fotocamera che hai, ma oggigiorno quasi tutte resistono abbastanza bene ad alti ISO. Nel mio caso, in particolare, ho impostato un range che va da ISO 100 a ISO 6400.
Successivamente, puoi impostare la velocità minima dell'otturatore che desideri. Qui entra in gioco una regola da considerare, basata sulla lunghezza focale dell'obiettivo che stai utilizzando. In pratica, dovresti impostare la velocità minima dell'otturatore almeno al doppio della lunghezza focale. Ad esempio, se stai scattando con un obiettivo da 50mm, la velocità dell'otturatore dovrebbe essere almeno di 1/100 di secondo.
Ovviamente, questo aspetto può variare in base al tuo stile fotografico. Personalmente, mi trovo a mio agio con un leggero effetto mosso in alcune foto, quindi a volte utilizzo valori ancora più bassi. D'altra parte, se desideri congelare il movimento, allora dovresti aumentare questa velocità, magari a 1/250 di secondo.
Impostata la modalità di scatto possiamo passare ora alle impostazioni di contorno, non meno importanti.

Messa a fuoco

Considerando il genere di street photography che faccio e la filosofia che guida il mio approccio allo scatto che ho spiegato poco fa, tengo a favorire il più delle volte l’uso della messa a fuoco continua. Le moderne camere sono dotate di un autofocus di qualità, e non sfruttarne appieno le potenzialità rappresenterebbe un'occasione sprecata a mio parere.
Ci sono situazioni in cui però vado ad utilizzare il fuoco manuale, in particolare quando mi ritrovo magari a catturare i riflessi di vetrine di negozi o specchi. In questi contesti particolari, il controllo diretto sulla messa a fuoco mi consente di ottenere risultati più precisi e creativi, contribuendo così a enfatizzare l'aspetto che voglio dare alle mie fotografie.
Per quanto riguarda l’area di messa a fuoco solitamente vado ad utilizzare il punto spot in particolare la misura L, questa dimensione credo sia giusta il grande per potersi muovere abbastanza velocemente sullo schermo utilizzando il joystick oppure il touch screen e poter mettere a fuoco con precisione ciò che vogliamo sia realmente a fuoco.
A volte per essere ancora più rapido in questo passaggio vado ad utilizzare il punto a zona che è più grande rispetto allo spot e mi permette di concentrarmi sulla composizione mentre la camera fa il resto.
Infine, da qualche settimana sto provando un nuovo approccio, quello della messa a fuoco a zona. Anche se può sembrare complicato all'inizio, a lungo termine ho notato che può effettivamente aiutare a risparmiare molto tempo. Va detto che a volte la messa a fuoco potrebbe non essere precisa al 100% utilizzando questo metodo. Tuttavia, utilizzando un'apertura del diaframma di circa f/8 le foto mantengono un leggero effetto sfocato che però è ancora accettabile, restituendo così un aspetto meno digitale e più in linea con il mio stile.

Bilanciamento del bianco

In questa sezione sarò veloce e andrò dritto al punto.
Riguardo al bilanciamento del bianco, di solito utilizzo i preset disponibili sulla fotocamera per ottenere una temperatura colore corretta. Quando mi trovo in situazioni con rapidi cambiamenti di luce, invece, opto per il bilanciamento del bianco automatico.
È importante notare che, scattando in formato RAW, è possibile regolare il bilanciamento del bianco durante la fase di post-produzione. Tuttavia, il mio consiglio è sempre quello di cercare di ottimizzare il risultato direttamente in fase di scatto. In questo modo, si ridurrà il lavoro da fare dopo e si avrà già una solida base su cui lavorare.

Misurazione dell’esposizione

Quando si tratta della modalità di misurazione dell'esposizione, prediligo l'uso della misurazione multipla o quella basata sulle alte luci. La scelta di questa modalità spesso viene sottovalutata, ma personalmente la ritengo cruciale perché è fondamentale per ottenere una corretta esposizione nelle tue foto.
Se scegli la misurazione multipla la tua camera valuterà la luminosità in diverse aree dell'immagine e quindi cercherà di determinare l’esposizione ottimale. Tuttavia, è importante notare che in questa modalità le moderne fotocamere tendono a massimizzare la gamma dinamica della scena. Ciò significa che si concentrano spesso sul mantenere il maggior numero possibile di dettagli nelle ombre, anche a discapito delle alte luci.
A me questa scelta non piace particolarmente perché restituisce un aspetto parecchio digitale alle foto e a volte risultano poco realistiche. Il mio approccio in queste situazioni è quello di utilizzare la modalità di misurazione multipla, ma con una compensazione dell'esposizione impostata a -0.7 o -1. Questa scelta mi consente di preservare le informazioni nelle alte luci, evitando di sovraesporre quelle parti dell'immagine. Di conseguenza, le ombre risultano più scure, quasi tendenti al nero, e personalmente mi piace.
In fase di post-produzione, ho la flessibilità poi di enfatizzare ulteriormente questo contrasto se lo desidero oppure di effettuare un recupero di queste zone. Ricordati che le informazioni nelle ombre sono maggiormente recuperabili rispetto alle parti sovraesposte nelle alte luci.
La modalità misurazione per le alte luci invece la vado ad utilizzare in quelle situazioni in cui c’è costantemente parecchia luce. In questo modo evito di regolare continuamente la compensazione dell’esposizione. In questa modalità, la fotocamera è programmata per individuare automaticamente la corretta esposizione, focalizzandosi sulle alte luci e preservando le relative informazioni.
Un ulteriore consiglio che desidero condividerti per ottenere l'esposizione desiderata è l'uso dell'istogramma. Utilizzandolo puoi valutare l'equilibrio delle tonalità nell'immagine e rilevare eventuali zone sovraesposte o sottoesposte. Infine, è importante conoscere e comprendere anche la resa dello schermo e del mirino della tua fotocamera.

Conclusioni

Questi erano alcuni consigli che mi sentivo di condividere con te per impostare al meglio la tua fotocamera in particolare se magari hai una Sony A7IV in modo da assicurarti di catturare ogni momento durante le tue sessioni di Street Photography. Spero che tu abbia trovato questo articolo utile e interessante. Se ti è piaciuto, condividilo con i tuoi amici sui social media per aiutarli nel migliorare nella street photography.