La fotografia può davvero migliorare la tua salute mentale?

Premendo semplicemente un pulsante, puoi catturare non solo immagini ma emozioni, ricordi e talvolta anche un senso di pace. La fotografia è più di un mezzo di espressione artistica; a mio parere, è una pratica di meditazione moderna. In un mondo che va sempre più veloce, la fotografia diventa un'opportunità per rallentare, per apprezzare il tempo, come se tutto si fermasse per un attimo, consentendoci di cogliere dettagli, sfumature e sensazioni che solitamente ci sfuggono.

E se il semplice atto di scattare una fotografia potesse aiutarci a capire meglio noi stessi? In questo articolo, voglio condividere con te come la fotografia può avere un effetto positivo sulla nostra salute mentale.
Parlare di salute mentale è sempre un po’ delicato, considerando che non tutti sono aperti a discuterne e in Italia persiste una forte cultura del silenzio su questo tema.
Questo articolo vuol essere solo uno spunto di riflessione per chi magari sta affrontando un periodo complesso. La salute mentale è una cosa importante e non va sottovalutata. Se stai attraversando un momento difficile, è fondamentale che ti rivolga ad esperti che possano fornirti il supporto necessario.

L’effetto della fotografia sulla salute mentale

Oggigiorno non c'è dubbio, i tassi di ansia e depressione sono in aumento, in particolare nelle attuali condizioni economico-sociali in cui viviamo; nel nostro paese, un italiano su cinque ne soffre. Nonostante questa situazione scoraggiante, esistono diversi percorsi alternativi per ritrovare la serenità.
Non intendo minimizzare l'importanza della terapia tradizionale, ma la scienza ha dimostrato che molte persone hanno riscontrato benefici significativi per la propria salute mentale dedicandosi alle proprie passioni, soprattutto se legate all'arte e alla creatività. In che modo quindi la fotografia può contribuire al nostro benessere mentale? Secondo la ricerca, impegnarsi in forme d’arte come la fotografia riduce i livelli di cortisolo, che è l’ormone dello stress, nel nostro corpo. Altri studi hanno confermato che la fotografia non solo migliora la capacità di superare le avversità, ma anche fotografare ogni giorno porta a un miglioramento del benessere. Questo succede perché ci spinge a prenderci un momento personale, a costruire un senso di comunità e regala piccoli miglioramenti dell'umore.

Ti incoraggia a essere consapevole

La fotografia può essere un efficace esercizio di consapevolezza, uno stato mentale in cui ci si trova pienamente presenti e coinvolti nel momento presente. Quando fotografiamo, siamo in qualche modo costretti a guardare attentamente ciò che abbiamo di fronte, andando oltre la semplice visione. Dobbiamo comprendere come la luce e i soggetti si connettono e interagiscono, come i dettagli arricchiscono la scena e come ciò che includiamo nel nostro fotogramma valorizzi o impoverisce il messaggio. Questa consapevolezza ci guida a riconoscere l'unicità dei momenti quotidiani, permettendoci di instaurare una connessione più profonda con l'ambiente circostante. La fotografia diventa così non solo un mezzo per raccontare la vita, ma anche per celebrarla e apprezzarla a un livello più profondo, trasformandosi così in una pratica meditativa. Attraverso la fotografia, impariamo ad essere più consapevoli, a notare dettagli sia all'esterno che soprattutto all'interno di noi stessi. Immaginati cosa potrebbe accadere se tutti osservassero il mondo con gli occhi di un fotografo, apprezzando dettagli, la luce, i gesti degli altri e i movimenti, cogliendo la bellezza che ci circonda invece di essere costantemente di fretta, oppressi dallo stress e dalle aspettative. Questa prospettiva potrebbe rivoluzionare il nostro modo di percepire gli altri, noi stessi e il mondo. La fotografia, vissuta come pratica personale a un livello più profondo, può davvero aiutarci a sentirci più connessi al mondo intorno a noi.

Ti mette in uno stato di flusso

Mentre ci immergiamo nella ricerca dell'attimo perfetto da catturare, come fotografi finiamo per sentirci completamente assorbiti, entrando in uno stato di flusso.
Lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi ha notato questo fenomeno affascinante negli artisti: riescono ad essere totalmente assorbiti dal loro lavoro, isolandosi completamente dal mondo circostante.
In questo stato, azione e consapevolezza si fondono. I pensieri casuali, le sensazioni fisiche come il dolore o la fame, e persino la consapevolezza dell'ego e del sé sembrano svanire completamente. Questo stato è chiamato flow. Per entrarci, due condizioni devono verificarsi: il compito deve impegnare la persona al massimo delle sue capacità e deve avere un obiettivo chiaro. Accedere al flow è una chiave non solo per catturare immagini eccezionali ma anche per nostra felicità e la crescita interiore. Lo stato di flow ha il potenziale di renderci la vita più ricca, intensa e significativa.

Ti dà uno scopo

Alzarsi la mattina sereni e sentirsi energici per affrontare la giornata per me questo significa avere uno scopo nella propria vita. Come disse Nietzsche:

Chi ha un perché per vivere, sopporta quasi ogni come.

Negli ultimi anni, grazie a questa frase, mi sono reso conto di quanto la fotografia sia diventata importante nella mia quotidianità. Impegnarmi nel coltivare la mia passione la sera, dopo una giornata di lavoro, dedicare interi weekend e svegliarmi spesso presto per uscire a scattare sono probabilmente attività che, senza lo scopo che mi dà la fotografia, non farei.
Sempre più persone, soprattutto i più giovani, non si sentono bene. Non solo per le tipiche crisi esistenziali, ma perché c'è un ospite inquietante, così chiamato da Nietzsche per riferirsi al nichilismo, che penetra nei sentimenti, confonde i pensieri, cancella prospettive e orizzonti. Intristisce le passioni, rendendole vuote. Ma cos’è il nichilismo? In breve: che i valori supremi perdono ogni valore. Molto spesso alle persone oggi mancano valori e scopi.
Questi due, per non sentirsi demotivati e paralizzati sono fondamentali. La società attuale si trova di fronte a un problema culturale, dove, anziché rallentare per capire quali sono i nostri valori e i nostri perché, preferiamo correre freneticamente verso il nulla, vivendo solo in attesa del fine settimana, del consumismo sfrenato, finendo per omologarci tutti quanti.
Ricordati sempre, a prescindere dalla tua età, di non smettere mai di perseguire i tuoi sogni. Qualunque cosa ti faccia stare bene, che sia la fotografia o qualsiasi altra forma di espressione, coltivala, perché è fondamentale per il tuo benessere.

Ti incoraggia a fare movimento

I benefici della fotografia sulla nostra salute vanno ben oltre l'aspetto psicologico; la fotografia ci porta anche a fare movimento fisico. Qualsiasi sia il genere che ti piace fare, per trovare l'angolazione, la prospettiva o il punto di osservazione giusti richiede un piccolo sforzo fisico, che può davvero migliorare il tuo benessere. Che si tratti di camminare, accovacciarsi, arrampicarsi o correre, la fotografia è un'attività che coinvolge il nostro corpo. Quando esco per le mie sessioni di street photography, di solito finisco per fare circa dieci mila passi. Se sono in viaggio e mi lascio prendere dall'entusiasmo, posso facilmente raggiungere i venticinque, trentamila passi in una giornata.
Non sarò certo il primo a dirlo, ma l'esercizio fisico non solo ti tiene in forma, ma è anche un modo efficace per interrompere i cicli negativi come il sonno inadeguato e lo stress fisico, entrambi fattori che possono causare disagio e dolore. Personalmente, cerco sempre di rimanere il più attivo possibile, poiché ho notato che senza movimento divento piuttosto irrequieto e tendo a irrigidirmi facilmente. Perciò, se non sei una persona particolarmente appassionata all’attività fisica, la fotografia potrebbe essere una fantastica scusa per iniziare.

Ti fa conoscere nuove persone

Un complimento ricevuto per una foto che hai deciso di pubblicare su un social può portarti inaspettatamente ad una chiacchierata con altri fotografi. Inizialmente, magari vi scambiate semplici consigli e pareri, però poi con il tempo darete vita a relazioni significative. Queste persone potrebbero diventare i tuoi prossimi compagni di avventure fotografiche, con cui condividere sessioni e viaggi.
Personalmente, posso dire che la stragrande maggioranza delle persone che conosco legate a questo fantastico settore, le ho conosciute proprio grazie a questo tipo di interazioni.
Come disse Aristotele:

L’uomo è per sua natura un animale sociale.

La nostra stessa natura umana ci rivela che il rapporto e il confronto sono, per la maggior parte degli esseri umani, veri e propri bisogni, tanto quanto lo sono dormire e mangiare.
È fondamentale anche per il processo della conoscenza. Non possiamo trovare il sapere in noi: dobbiamo fare esperienze, della natura che ci circonda, degli oggetti che la compongono e soprattutto dalle persone affini a noi. Lo scambio delle opinioni, il dialogo, il vivo rapporto con altre persone non può far altro che arricchirci, contribuire positivamente al nostro processo di formazione: ci apre a nuove conoscenze, a nuove idee e a nuovi punti di vista. Ecco, forse in Italia dovremmo impegnarci di più nella formazione di solide comunità fotografiche, proprio come avviene all’estero.
Dovremmo cercare di essere meno individualisti e abbandonare quel senso di competitività, spesso dettati dalla paura che le altre persone possano rubarci ciò che abbiamo scoperto e raggiunto nel corso degli anni.

Conclusioni

Con questo siamo giunti alle conclusioni dell’articolo. Questo era un argomento che ci tenevo a trattare da tempo, spero che abbiate trovato questa riflessione utile ed interessante e che vi possa essere in qualche modo d’aiuto se magari vi state trovando in un periodo non proprio sereno delle vostra vita. Se così è stato, ti invito a condividere l’articolo con i tuoi amici fotografi sui social media per fargli conoscere gli aspetti positivi della fotografia sulla nostra salute mentale.
Prima di concludere, ci tengo a ricordare che nessuno è mai solo e che tutti quanti soffriamo. Tutti abbiamo i nostri problemi e le nostre preoccupazioni. Impariamo ad accettare e ad amare la sofferenza e l’incertezza, perché sono intrinseche alla vita. Perché senza le incertezze non avremmo nessuna certezza e senza sofferenza non avremmo alcuna gioia. Tutto è vita. Tutto, anche le cose più dolorose contribuiscono a rendere una vita degna di essere vissuta.


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Street Photography con Fujifilm X-S20

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Una fotografa ritrovata. Vivian Maier